Gli
enti gestori degli acquedotti sono da tempo dotati di programmi per la
esecuzione di tutte le operazioni amministrative mediante moderne tecnologie
informatiche. Esiste anche un settore
tecnico della gestione sempre più spesso attuato con l’ausilio del computer ed
è quello del telecontrollo e telecomando degli impianti. Una ulteriore
funzione, anch’essa di tipo tecnico ma non ancora sperimentata, è quella
relativa alla verifica automatica della rete basata sul confronto tra i dati di
funzionamento rilevati in tempo reale dalle apparecchiature di rete e quelli
teorici calcolati, anch’essi in tempo reale, dal computer di telecomando e
telecontrollo. Oltre che fornire al gestore la vera conoscenza del
funzionamento della rete e garantirne la correttezza, essa consente di
prevenire i guasti e localizzare le perdite di rete con ottimi risultati per la
sicurezza e l’economia dell’esercizio.
Le
tre funzioni, come risulta anche dalle indicazioni riportate nel sito internet http://space.tin.it/scienza/masmeneg,
costituiscono, nell’assieme, un sistema completo e coordinato di gestione
informatizzata del servizio acquedottistico che, a fronte di risultati di
notevole rilievo, comporta però una organizzazione complessa e di grande
impegno economico la cui messa a punto trova
piena giustificazione solo se estesa, a prezzo di interventi
relativamente modesti e poco costosi come sono il potenziamento del calcolatore
centrale e la installazione di periferiche esterne, a più enti gestori anche
non viciniori. Si tratta della gestione tecnica unificata di molteplici
acquedotti che potrebbe rientrare, a
pieno titolo, tra gli obbiettivi della legge 36/94 (LEGGE Galli avente come
scopo la riorganizzazione, tramite
creazione degli Ambiti Territoriali Ottimali, dell’intero sistema idrico
integrato italiano) e costituire un
elemento qualificante per l’aspirante gestore nelle gare di assegnazione del servizio.
Potrebbero accedervi singoli acquedotti
anche di dimensioni medie o medio-piccole il cui bilancio non consentirebbe
sicuramente di dotarsi di in proprio sistema informatico di gestione.
I
provvedimenti da attuare allo scopo sarebbero i seguenti:
-
presso le sedi dei vari
acquedotti vengono installati dei computer periferici muniti di programmi
locali per il telecontrollo degli impianti, per l’input di tutti i dati, per la
ricezione dal centro di tabelle, disegni e comandi ed infine per l’esecuzione in proprio delle operazioni
amministrative locali;
-
il computer principale,
installato presso la sede centrale, sovrintende a tutte le operazioni, aggiorna
i programmi ed esegue le operazioni più difficoltose trasmettendo alle
periferiche i risultati;
-
l’unificazione delle procedure
riguarda tutti i settori da quello tecnico (banca dati degli utenti, calcoli di
verifica idraulica automatica, mappatura delle condotte, telecontrollo
impianti, segnalazione delle perdite ecc. ecc) a quello amministrativo (archivio
utenti, esecuzione lavori, gestione magazzino, gestione personale ecc. ecc.).
Per
farsi un’idea dei vantaggi ritraibili basti pensare alla fatturazione e
riscossione delle bollette di pagamento acqua consumata dagli utenti. Ulteriori
vantaggi riguardano la tenuta del magazzino e l’approvvigionamento dei
materiali che potrebbe essere organizzato per grosse partite.
La
soluzione ottimale consisterebbe nella creazione di una società di servizi ad
alta specializzazione nel campo informatico e di gestione dei complessi
acquedottistici cui i vari enti gestori degli acquedotti potrebbero affidare la
gestione del sistema informatico generale.
Da
rilevare che la gestione unificata di cui si discute, e che può comprendere
anche più Ambiti Territoriali Ottimali,
non riguarda l’esercizio vero e proprio delle varie reti il quale rimane ai
singoli Enti preposti ma soltanto la
possibilità di servirsi, dietro versamento di adeguato compenso e tramite i
terminali installati nelle proprie sedi, di un servizio eccezionale come quello
descritto al quale delegare tutte e le operazioni al computer. La costituenda società di servizio esegue ed
aggiorna in continuo l’organizzazione delle procedure dalla compilazione e
manutenzione dei programmi, alla fornitura di tutti i dati di gestione come ad
esempio planimetrie esecutive delle reti, tabelle di funzionamento degli
impianti, ed effettua la supervisione dei calcolatori locali e del
telecontrollo degli impianti tramite personale altamente specializzato con la
sola eccezione dell’input dei dati che rimangono di competenza dei singoli
gestore.
Vantaggi
secondari sono quelli ottenibili da eventuali interscambi di portate fra
acquedotti viciniori di cui la gestione unificata è in grado di verificare
convenienza tecnica ed economica e di determinarne le migliori soluzioni
tecniche. Anche la gestione del parco contatori d’utenza (di cui non si dà
alcuna importanza ma da cui funzionamento dipende in definitiva l’economia
dell’acquedotto) si svolgerebbe sotto la attenta sorveglianza dell’organismo
centrale il quale, oltre a definire i tipi da adottare per ottenere i migliori
risultati, utilizza particolari procedure automatiche di interpretazione delle
letture provvedendo a segnalare al gestore la eventuale necessità di verifiche
sopralluogo particolari e delle varie sostituzioni non appena se ne ravvisa la
necessità.
Un’altra
importante possibilità offerta dal sistema, è quella relativa al collegamento
di tutta la rete di telecontrollo e telecomando con la rete Internet dando modo
al personale di servizio di effettuare, previa digitazione di apposite password
di grado via via crescente, non solo interrogazioni su dati sia tecnici di
funzionamento che amministrativi di un qualsiasi acquedotto ma anche operazioni
di ogni tipo ivi compreso il controllo e
la manovra delle apparecchiature elettroidrauliche delle centrali e
delle reti di distribuzione anche se disseminate in un vasto territorio, stando
a casa propria oppure in un qualunque ufficio di una qualunque sede. Tali modalità di gestione, ampiamente
collaudate in Francia ancor prima della
nascita di Internet tramite il servizio
Minitel allora molto diffuso in quel paese,
consentirebbero di ottenere, ovviamente, ulteriori economie di gestione.
Nel
sito http://space.tin.it/scienza/masmeneg sono descritte alcune regole da seguire per
la gestione informatizzata in argomento. Vi sono indicate in particolare alcune
proposte per la messa a punto del sistema automatico di verifica della rete,
sistema più volte annunciato da importanti società di gestione di acquedotti
ma, a quanto risulta a chi scrive, non ancora sperimentato nella realtà. I
complessi acquedottistici che ne derivano hanno caratteristiche di elevata
economia costruttiva e di esercizio essendone ottimizzate tutte le
funzioni a partire dalla progettazione
per finire al telecontrollo e alla verifica continuativa ed automatica del
funzionamento idraulico. E’ pertanto auspicabile che alcune delle numerose
società la cui attività è quella della
gestione vera e propria degli acquedotti, rivolgano la loro attenzione
all’aspetto diverso ma sicuramente più interessante sia dal punto di vista
tecnico che da quello economico, della specializzazione nel campo della
informatizzazione globale del servizio acquedottistico secondo quelle modalità
che potranno derivarsi dall’esperienza diretta non costituendo quella del
presente lavoro, che una sommaria descrizione diffusa allo scopo di promuoverne
l’attuazione.